SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE AI COMPAGNI ARRESTATI IN SERBIA

September 16th, 2009 by admin

Belgrado, Serbia: Gli anarchici nella mire del potere. Libertà per gli arrestati In Serbia almeno 6 compagni anarchici, tra cui molti membri della sezione Serba dell’I.W.A. (Associazione Internazionale dei Lavoratori), e il segretario della nostra or-ganizzazione internazionale, sono stati arrestati lo scorso 4 settembre a Belgrado. L’arresto è stato effettuato senza prove e sulla base di accuse false, fabbricate dalla polizia, non diversamente dagli arresti si verificano in Francia da più di un anno. In Serbia (dal momento che la borghesia per mantenere i suoi privilegi ha deciso di abbandonare la via dell’ultra-nazionalismo) il processo di convergenza verso i criteri liberali per l’inclusione nella UE Europea, si sta realizzando a marce forzate. Il pro-cesso di privatizzazione selvaggia che accompagna questa nuova politica, spinge verso la disoccupazione e la povertà una quota crescente della popolazione – soprat-tutto classe operaia – con il sostegno dei partiti politici di tutte le tendenze e la vigilan-za dei sindacati ufficiali. I compagni di Iniziativa Anarcosindacalista (ASI-AIT) sono una delle poche voci che si fanno sentire e hanno i coraggio di organizzare il contrat-tacco su chiare basi anti-capitaliste e anti-nazionaliste.
Così, i compagni sono nel mirino del governo. Questo nuovo episodio di repressione da parte dello Stato contro gli anarchici e gli anarco-sindacalisti in Serbia è certamen-te uno dei più violenti. …….. Iniziative di solidarietà saranno prese presto in Francia. Se volete associarvi alla protesta, vi preghiamo di inviarci una e-mail è
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I tentativi di intimidazione non ci faranno ne tacere ne arrenderci.
Evviva l’Anarco-sindacalismo
Viva l’Associazione internazionale dei lavoratori!
Per la rivoluzione anarco-comunista ed espropriatrice!
Solidarietà Internazionale!

http://asi.zsp.net.pl/solidarieta’-internazionale-ai-compagni-arrestati-in-serbia/

SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DELL’A.S.I. ARRESTATI A BELGRADO

September 7th, 2009 by admin

Il 4 settembre 2009 il tribunale locale di Belgrado ha confermato gli arresti dei membri dell’ASI, che rimarranno in carcere per 30 giorni con l’accusa di terrorismo internazionale. L’ASI ha appreso dai media dell’attacco all’am-basciata greca e del gruppo che se ne è fatto carico. Approfittiamo per ricordare che tali metodi individuali di lotta non appartengono all’anarcosindacalismo, al contrario: noi rendiamo pubbliche le nostre posizioni e cerchiamo con il nostro lavoro di attrarre le masse al movimento sindacalista e alle organizzazioni libertarie e progres-siste. Lo stato, per tacitare con la repressione qualunque voce critica, agisce in modo assurdo, dichiarando sospetto chi dichiara esplicitamente il proprio punto di vista libertario e chiudendo il caso con la carcerazione, per dare una falsa immagine di efficienza all’opinione pubblica.
Fin dall’inizio questo caso si è caratterizzato tanto per le accuse spropositate di terro-rismo internazionale quanto per la gestione approssimativa e intimidatoria del proce-dimento giudiziario da parte delle istituzioni del regime.

Fermo restando che non appoggiamo le azioni del gruppo anarchico “Crni Ilija”, ora ben conosciuto, non possiamo accettare la qualificazione dell’accaduto co-me atto di terrorismo internazionale, giacché il terrorismo implica, per definizione, la minaccia alla vita di civili, mentre in questo caso nessuno è stato nemmeno ferito e si sono prodotti unicamente danni simbolici.

È chiaro che questa montatura dello Stato non è altro che un’intimidazione nei con-fronti di chiunque decida di denunciare l’ingiustizia e la disperazione della società contemporanea. Nei momenti in cui la società si assopisce, alcuni individui scelgono le azioni più incredibili, a volte autodistruttive, per forzare il blocco dei media e portare le loro richieste al centro dell’attenzione (ricordiamo il caso dei lavoratori che hanno ta-gliato e mangiato le proprie dita, o quello dell’uomo che, per disperazione, ha minac-ciato di far esplodere una granata nel palazzo della Presidenza Serba), cercando di far conoscere i propri problemi a un ampio settore della società.

Non lasciamoci convincere del fatto che un atto simbolico di solidarietà, sebbene e-spresso in modo erroneo, possa essere trattato come un’azione antisociale o terrori-sta, insieme a qualunque altra atto di ribellione di coloro che sono stati privati dei pro-pri diritti.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai detenuti e alle loro famiglie e chiediamo la verità su questo caso.

LIBERTÀ PER GLI ANARCOSINDACALISTI!
Iniziativa Anarco-Sindacalista (ASI-IWA/AIT)
5 settembre 2009

http://www.usi-ait.org

http://asi.zsp.net.pl/solidarieta’-ai-compagni-dell’a-s-i-arrestati-a-belgrado/

Arresti politici a Belgrado

September 6th, 2009 by admin

Sabato 4 settembre, cinque attivisti politici sono stati arrestati a Belgrado in una montatura. I cinque, Tadej Kurep, Ivan Vulovic, Sanja Dojkic, Ratibor Trivunac e Nikola Mitrovic, sono attivisti o simpatizzanti di Iniziativa Anarcosindacalista, la sezione serba dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori (AIT).

Gli arresti dovrebbero riguardare un’azione diretta che si č svolta all’Ambasciata greca il 25 agosto scorso, dove si sono verificati minimi danni: una finestra incrinata, un piccolissimo segno bruciato sulla facciata dell’edificio e una A-cerchiata dipinto sulla porta in un atto di solidarietŕ con Theodoros Iliopoulos. Il pubblico ministero perň lo definisce un atto di “terrorismo internazionale” e vuole accusare i nostri compagni di questo. Se lo Stato lo permetterŕ, i nostri compagni rischiano dai 3 ai 15 anni di carcere.

Per ora, i cinque sono stati arrestati e resteranno per almeno un mese in carcere mentre si preparano le accuse nei loro confronti.

Sebbene uno degli accusati, il Segretario generale dell’AIT Ratibor Trivunac, abbia chiaramente e pubblicamente dichiarato di essere estraneo all’azione, anche lui č stato arrestato. Non č la prima vlta che le autoritŕ lo perseguitano, per il solo fatto che egli č un critico radicale dello Stato.

Facciamo appello alle persone di tutto il mondo perché agiscano ora!

Se puoi, organizza una protesta presso un Ambasciata, Consolato o Missione diplomatica serba appena possibile. Invece di una sola giornata di azioni, le azioni si possono svolgere in piů giornate, ma l’importante č agire ora! Cerca di fare qualcosa entro il 15 di settembre.

Inoltre, invia dei fax o delle lettere di protesta! Includiamo qui un elenco di indirizzi. Se vuoi, invia una lettera al governo tramite questa pagina. Puoi scrivere un proprio testo oppure usare quello che noi proponiamo. Inoltreremo i nomi di chi utilizza il modulo anche ai nostri compagni in Serbia.

Inviaci informazioni sulle vostre manifestazioni, proteste o articoli sul caso!

LIBERATE ORA I CINQUE!

Indirizzi delle Missioni diplomatiche della Repubblica di Serbia:

http://www.mfa.gov.rs/Worldframe.htm

http://asi.zsp.net.pl/arresti-politici-a-belgrado/

Italiano: Comunicato della Iniziativa Anarco-Sindacalista

Comunicato della Iniziativa Anarco-Sindacalista

Il 4 settembre del 2009, la Corte distrettuale di Belgrado ha deciso che gli iscritti ASI arrestati saranno detenuti per trenta giorni. I nostri compagni sono accusati di un atto di terrorismo internazionale.

Comunicato della ASI

Il 4 settembre del 2009, la Corte distrettuale di Belgrado ha deciso che gli iscritti ASI arrestati saranno detenuti per trenta giorni. I nostri compagni sono accusati di un atto di terrorismo internazionale.

La Confederazione Sindacale “Iniziativa Anarcosindacalista” ha saputo dell’attacco sull’Ambasciata greca e dell’organizzazione che ha rivendicato l’atto, tramite la stampa. Cogliamo l’opportunità di ricordare al pubblico ancora una volta che tali metodi di lotta politica individuale non sono i metodi dell’anarcosindacalismo; al contrario, noi pubblichiamo le nostre posizioni apertamente e, tramite il nostro lavoro, cerchiamo di portare le masse al movimento sindacalista e alle organizzazioni libertarie e progressiste.

Lo Stato, volendo sopprimere brutalmente i suoi critici più feroci e attraverso il meccanismo della repressione, agisce con una logic banale, targando coloro che esplicitano il proprio pensiero libertario come “sospetti”, e con la loro carcerazione si pronuncia soddisfatto, dando una falsa impressione della sua efficacia agli occhi del pubblico. Le azioni prive di scrupoli degli organi del regime si possono osservare sin dai primi momenti dell’arresto alle perquisizioni illegali delle loro case, dall’intimidazione delle loro famiglie, fino all’accusa di terrorismo internazionale.

Nonostante il fatto che non sosteniamo gli atti dell’ormai famoso gruppo anarchico “Crni Ilija” (Sole Nero), non possiamo definire ciò che è successo “terrorismo internazionale” dal momento che il terrorismo, per definizione, comprende una minaccia alla vita dei civili. In questo caso nessuno ha subito danni ed i danni materiali sulle cose erano minimi.

E’ chiaro che questa farsa di origine statale è ancora un altro modo di intimidire chi decide di segnalare le ingiustizie e la disperazione della società odierna.

In momenti di torpore sociale, i singoli si affidano alle azioni più incredibili, talvolta anche autodistruttive, per potere rompere il silenzio stampa e cercare di mettere il proprio caso al centro dell’attenzione: ricordiamo quei lavoratori che si sono tagliati un dito, mangiandoli, oppure l’uomo sfortunato e angosciato che minacciò di attivare una bomba a mano nel palazzo della Presidenza serba. Sono persone che cercano di illuminare i loro problemi in un contesto sociale più grande.

Non permetteremo che ci convincano che un atto simbolico di solidarietà, per quanto espresso male, o qualsiasi atto di ribellione da parte di coloro che non possono godere dei loro diritti, sia un atto antisociale, un atto di terrorismo.

Esprimiamo la nostra solidarietà con i compagni arrestati e con le loro famiglie. Vogliamo la verità su questo caso!

LIBERTA’ PER GLI ANARCOSINDACALISTI!
Iniziativa Anarcosindacalista
Sindikalna konfederacija Anarho-sindikalistička inicijativa

5 settembre 2009

Traduzione a cura di FdCA-Ufficio relazioni internazionali

http://anarkismo.net/article/14337